Il campo energetico umano può essere descritto come un corpo luminoso che circonda e compenetra il corpo fisico, un corpo che emette radiazioni del tutto caratteristiche.
Esso viene chiamato anche “aura”. L’aura è quella parte del campo energetico universale associata a singoli esseri viventi o oggetti; quella degli individui è la parte che compete al corpo umano.
In base alle osservazioni compiute, i ricercatori hanno elaborato modelli teorici nei quali l’aura è divisa in diversi strati che si circondano e si compenetrano l’un l’altro: questi strati vengono chiamati anche corpi sottili.
I corpi sono costituiti di una sostanza sempre più sottile a mano a mano che si procede verso l’esterno rispetto al corpo fisico, e le loro “vibrazioni” rivelano frequenze progressivamente più alte.
Si suddividono in vari strati che si differenziano per la collocazione, il colore, il grado di luminosità, la forma, la densità, la fluidità e la funzione.
Il campo aurico viene suddiviso in 7 strati:
corpo fisico
corpo eterico o bioplasmatico
corpo astrale o emozionale
corpo mentale
corpo spirituale
corpo cosmico
corpo nirvanico
Ogni corpo è la fioritura del chakra a lui corrispondente.
L’ampiezza del corpo varia da persona a persona. La differenza dell’ampiezza è condizionata dall’accoglienza delle tematiche legate ad ogni strato aurico, al rilassamento interiore, allo spazio meditativo. La densità energetica degli strati diventa sempre più evanescente man mano che ci si allontana dal corpo fisico.
Il campo aurico viene naturalmente influenzato anche dalla situazione che l’individuo sta vivendo nel momento: infatti a seconda del contesto energetico ed emotivo i vari corpi si possono restringere o espandere.
Spesso nel campo aurico vengono accumulati dolori non espressi, shock subiti, separazioni dagli altri. Questi accumuli appaiono come vere e proprie condensazioni materiche che non sono visibili ad occhio umano e che a lungo andare in certi casi divengono malattie fisiche.
Questi ricordi e questi accumuli ci fanno interpretare la vita con uno sguardo continuamente rivolto al passato, interpretando ciò che viviamo con quella lente.
L’O.P.H. è un metodo volto a sciogliere questi “accumuli” e liberare quindi l’energia che viene usata per combattere questi ricordi.
Divenire consapevoli del proprio campo aurico e della interazione dello stesso con gli altri campi allarga la consapevolezza di sé, chiarisce alcuni aspetti delle interazioni che abbiamo con gli altri e con il campo collettivo.
La maggiore consapevolezza aurica e la sua pulizia porta le persone a riconoscersi più espansi di quanto la mente li porti a pensare, fa riconoscere la realtà del continuo scambio di energia da noi agli altri e dagli altri a noi. Realizzare questo può portare al riconoscimento del valore individuale, del diritto di essere qui, in questo spazio e della bellezza dello scambio energetico.